DAHLIA studios
DAHLIA studios
  • Home
  • The DAHLIA's JOURNAL©
  • Studio
    • Team
    • Press
    • Award
  • * VIRTUAL REALITY *
  • [ ARCHITECTURE ]
  • [ LANDSCAPE ]
  • [ INTERIOR DESIGN ]
  • Contacts

The dahlia's
​jo​urnal
©

*** BREAKING NEWS ***  SambUrban House (Interior Design)

5/25/2017

0 Comments

 

Johann Wolfgang von Goethe nel suo libro sulla teoria dei colori, affermava che affinché una singola contrapposizione sia armonica, deve contenere totalità.
La totalità si raggiunge con l’equilibrio, che a sua volta può essere conquistato sintetizzando nella stessa composizione, differenti accordi cromatici (e noi aggiungiamo, anche materici).

Il progetto SambUrban nasce dall’idea di ottenere l’ambita armonia totalitaria seguendo un percorso audace , ovvero proponendo un dicotomia di accordi cromatici e materici strutturati sul gioco degli opposti.
La richiesta della committenza di ricevere un progetto di design dal gusto modernista ortodosso con dettagli brutalisti ci ha indotto ad abbandonare l’idea della sobrietà cromatica convenzionale, decretata dall’utilizzo di cromie guidate da accordi in scala di grigio come spesso ci mostra il mondo modernista.
Accordi cromatici di chiaro scuro affiancati parallelamente ad accordi materici naturale/artificiale, permettono di creare un atmosfera elegantemente fresca ma allo stesso tempo familiare, calda ed accogliente.

L’eleganza del forte contrasto tra il bianco liliale che arreda la quasi totalità della zona giorno, si scontra e si bilancia con la forte matericità color grigio scuro della lunga parete minimalista che divide la zona giorno dalla zona notte.

Picture
Render di progetto
Picture
Dettaglio materico della parete scura

Tale parete integra “L’invisibile” la porta semi mimetica che introdurrebbe al disimpegno e alla la zona notte.

Picture
Dettaglio l'Invisibile - immagine di catalogo

Questo minimalista ma ricco tramezzo di divisione ospita anche il pacchetto tv che viene completato da un caminetto in bioetanolo in lunghezza, che grazie alla scura parete di sfondo, valorizzerebbe tutte le tonalità ignee delle sue fiamme.

I dettagli e gli arredi sono ideati per scatenare l’accordo naturale/artificiale, caldo/freddo, tra il legno di rovere raffinatamente materico che viene contrapposto ed equilibrato dal freddo e splendente acciaio cromato.

Come la zona giorno (tutta la casa, seguendo diversi rapporti di percentuale tra chiaro e scuro, caldo e freddo),  ripropone questo gioco degli opposti che può essere compreso come il matrimonio tra l’oscurità e la luce (riferimento all’opera di William Blake “Il matrimonio del cielo e dell’Inferno”), ovvero il punto di incontro tra due entità che lo stesso Goethe sancirà essere le reali generatrici di tutte le altre infinite varietà cromatiche che la natura ci permette di apprezzare ed amare ogni giorno.

Picture
William Blake
Picture
Johann Wolfgang von Goethe

[ Verrà rilasciata a breve anche il filmato promo della passeggiata virtuale e i relativi link per ricevere il file eseguibile per visionare gratuitamente da casa tramite Virtual Reality  codesto progetto di interior design ]

​
​RIPRODUZIONE RISERVATA

Dahlia's Journal_©Copyright 2017 - All Rights Reserved

0 Comments

*** BREAKING NEWS ***  Test Grafico Comparativo: UBISOFT Paris VS DAHLIA Studios (Virtual Reality)

5/20/2017

0 Comments

 

Siamo convinti che per diventare i migliori dobbiamo imparare dalle eccellenze, per questo motivo oggi pubblicheremo un test grafico comparativo tra una delle maggiori aziende sviluppatrici di videogiochi e i nostri studios.

La società in questione è la Ubisoft, leader mondiale nel settore ludico virtuale, in passato già sviluppatrice di prodotti come Assassin’s Creed, Watch Dogs, Far Cry, Prince of Persia, Rayman e tanti altri.

Picture

Il test comparativo è eseguito mostrando due fotogrammi estrapolati rispettivamente dal gioco della Ubisoft “Ghost Recon Wildlands” pubblicato a Marzo 2017 (considerato ad oggi tra i migliori prodotti grafici mai usciti sul mercato ludico virtuale), e un fotogramma estratto dall’ultima fatica grafica dei Dahlia Studios relativa all’interior design della SambUrban House che verrà pubblicata tra pochi giorni anche in  modalità virtual reality.

Picture

Caratteristiche tecniche:


[1° Tester]
Nome:                                   Ghost Recon WildLands
Data di pubblicazione:      7 Marzo 2017
Sviluppo:                              Ubisoft Paris
Tipo:                                      Sparatutto in terza persona
Motore grafico:                  Anvil Engine
Periferiche di Input:         
Gamepad Xbox One, DualShock 4, tastiera, mouse
Distribuzione digitale:      Steam, PlayStation Network, Xbox Live




​[2° Tester]
Nome:                                   SambUrban House (Interior design)
Data di pubblicazione:      Inedito
Sviluppo:                              Dahlia Studios
Tipo:                                      Passeggiata virtuale
Motore grafico:                  Unreal Engine
Periferiche di Input:          Visori Oculari per Virtual Reality (Htc Vive, Oculus Rift, altri)
Distribuzione digitale:      Dahlia Studios


​Coscienti di avere tanto ancora da migliorare, lasciamo valutare il nostro operato da tutti coloro che seguendoci avranno critiche e consigli costruttivi da suggerire.
In futuro rilasceremo altri test grafici comparativi dei nostri progetti paragonati ai migliori prodotti delle più grandi case sviluppatrici del mondo, sia mediante fotogramma che per mezzo di piccoli clip video.

Chiudiamo l’odierna pagina di giornale allegando anche il trailer video di Ghost Recon Wildlands, che abbiamo usato per il test comparativo, rendendo onore a questo straordinario prodotto di arte videoludica.


​RIPRODUZIONE RISERVATA

Dahlia's Journal_©Copyright 2017 - All Rights Reserved

0 Comments

Considerazioni sull’Arte Contemporanea

5/10/2017

0 Comments

 

Non siamo amanti del Modernismo e delle sotto culture nato da esso, questo si è capito.
Oggi però ci interroghiamo più sul “dove siamo arrivati”, invece che dimostrare per l’ennesima volta ai sudditi ignavi di tali paradigmi, che la draconiana gabbia culturale è corrosa dalla ruggine...
…no non è di corten, è ruggine vera e propria e prossima alla dissoluzione.

L’Arte contemporanea, ancora più dell’architettura, sta vivendo un’era emetica.
Questo disastro ideologico cesserà il giorno in cui l’arte sarà libera dalla schiavitù del denaro, dal cilicio del marketing e dal nodo scorsoio imposto da coloro che vogliono solamente arricchirsi con essa.

Controbattiamo immediatamente alle obbiezioni che ai più acuti, possono sorgere leggendo queste righe, essendo lieti di evidenziare la distinzione tra le azioni di un mecenate del passato e un cravattaro moderno.

C’è una grandissima differenza tra il patrocinare e/o commissionare un’opera d’arte (come facevano in passato), e la diffusa pratica moderna di tenere gli artisti chiusi in una galleria-pollaio (a spese dell’artista per giunta), a sfornare sterili uova, presentate da solipsisti critici come dei pezzi Fabergé e poi vendute ad allampanate signore/ine (la cui abbondanza dei conti in banca dei propri padri e/o mariti, è inversamente proporzionali alla loro cultura artistica), come uova d’oro.
Tappezzarsi casa di croste, che siano francobolli o quinte da teatro sporche di vernice, raffiguranti astrattismi o anatomie contorte, non è il giusto modo per supplire alla mancanza di affetto del partner o per contrastare una dismorfofobia latente.

Questo purtroppo coloro che tengono sotto scacco l’arte da anni lo sanno bene.
Gli artisti sono obbligati ad accettare questo trattamento da polli di allevamento intensivo per non essere protagonisti di una Bohème Pucciniana nelle loro vite.
La macchina sforna soldi, è a pieno regime, ma questa non è arte, è una catena di montaggio, dove i bulloni le chiavi inglesi e la puzza di olio bruciato è sostituita dall’odore di olio di lino, da sgargianti quadri materici dai colori perlati e da sculture trash crisoelefantine.

Il ciclo produttivo è consolidato, l’artista è poco più di una macchina produttrice di ciò che gli viene detto di produrre, il critico è colui a cui spetta di decidere ciò che diventerà l’oggetto prodotto, (in base alle richieste di mercato), e il gallerista è il venditore finale.

Basta che questa crew abbia tanti soldi e il gioco è fatto. Più se ne hanno più se ne fanno!

Spiegazione approfondita su come fare soldi con l’arte:
(Do not try this at home…Pleaseeeeeee)

-Prendere un qualsiasi soggetto da strada che si presti e trasformarlo in un personaggio, con tanto di cappelli strani, arredi piliferi colorati e atteggiamenti lisergici; usate la fantasia.
-Il passo successivo che dovrebbe essere il più difficile in realtà è il più semplice, ed è quello di “fargli fare arte”. Dal momento che (come hanno detto ed imposto) tutto è arte oggi, non serve inventarsi chissà cosa, basta uno sputo su un muro, una maglia gettata a terra, o ancora meglio una delle tante balorde performance; usate la fantasia e una buona dose di non sense
-Qui subentra il critico, a cui aspetta il ruolo più difficile. Deve trasformare il nulla in arte, è lui l’alchimista.
Le pozioni magiche sono sostituite dalla retorica e dalle doti eristiche, la fatica è tanta, ma poi il successo è assicurato.
-Il gallerista a quel punto dopo aver strapagato il critico/alchimista e dopo aver ricoperto di panegirici e pacche sulle spalle l’ignaro artista; riscuoterà la prebenda che gli servirà per “ri-pompare” il suo business e allargare i guadagni.

Picture

Consiglio:
Nell’arte moderna novantanove volte su cento l’artista non sa cosa sta producendo.
Questo atteggiamento è presentato come un’azione soprannaturale, un po’ come un medium che parla con altri mondi, non sa come farlo, ma ci riesce!
Quindi non chiedete MAI spiegazioni sull’arte prodotta direttamente “dall’artista” stesso, reagirà da pusillanime pericoloso, se va bene si coprirà dietro la finta cultura del proprio critico.

Ma tutto ciò cosa c’entra con il modernismo?
Il Movimento Moderno ha prodotto, forse involontariamente, tutto ciò.
Con questo non significa che affermiamo che tutta l’arte moderna sia da definire immondizia senza spirito.
Ci sono stati (pochi) esempi di arte moderna informale degna di nota e con reali riscontri artistici, dove l’artista sapeva cosa voleva esprimere e per primo dimostrava e difendeva il suo operato.
Rifugiarsi nel luogo comune che nessuno può decidere cosa sia o non sia arte; o ancora peggio considerare tutto arte, è una mascalzonata dell’ultimo secolo.
Questi luoghi comuni uccidono, nel corto periodo, la vera arte, perché danno il potere in mano alla capacità eristica dei critici, quindi ai soldi.
Più volte abbiamo reputato i critici i veri artisti del XX secolo, trasformare il nulla in arte, è la vera arte!


Una cosa che si genera dai soldi e serve per generare soldi non è arte ma industria.
Questa è industria e l'anticonformismo o il fatto di non poterla spiegare è solamente un metodo bieco per pararsi il sedere da eventuali critiche fondate.
Dal 1900 assistiamo alla morte dell'arte ogni giorno...maledetti figli di fontana!

Siamo sicuri che alla lunga i decenni, anzi i secoli riveleranno questi imbrogli organizzati solo per fini di accumulazione di capitale; siamo sicuri che queste condotte verranno stigmatizzate come le più disonorevoli, al pari solo di introiti speculativi sulle sventure delle popolazioni in disgrazia o del guadagno illecito creato sulle indotte credenze religiose manipolate.

"Solo chi conosce le regole può romperle".
Picasso

Picture

​*** Appendice ***
Dati statistici sostengono che un italiano su quattro non riesce a prestare attenzione ad una lettura di più di quattro righe e sappiamo che la metà dei 3/4 che continua a leggere, interrompe la lettura prima della fine; ciò nonostante per tutti coloro che riescono ad arrivare fino a questo punto a leggere questa piccola appendice, (forse interessati dai temi trattati e non annoiati dal nostro stile di scrittura a volte troppo discorsivo), ribadiamo che questo Dahlia's Journal non è considerato da noi stessi un blog divulgativo, non avendo noi né le competenze né la presunzione di insegnare qualcosa a qualcuno.
Da considerare più come un diario pubblico in cui decidiamo di appuntare periodicamente alcune teorie e piccole informazioni artistiche, estrapolate dai nostri diari privati, con l’unico fine di agevolare la nostra missione e al massimo risultare utile a qualcuno che sappia coglierle.
Con la speranza che lo si legga nella giusta maniera e non si rechi offesa a nessuno mai!


RIPRODUZIONE RISERVATA
Dahlia's Journal_©Copyright 2017 - All Rights Reserved

0 Comments

Pigmenti di Sintesi_ BISTRO FULIGGINE

5/6/2017

0 Comments

 
Pigmento di origine organica, vegetale e sintetica, si tratta di un composto non ben identificabile chimicamente, viene infatti prodotto dalla fuliggine del legno di faggio mescolata a gomma arabica, acqua e destrina. 
Picture

Scarsamente coprente si presta alla fabbricazione di acquerelli, mescolato con acqua, gomma arabica ecc.. E' solubile in trementina e nafta e si utilizza anche nella tecnica ad olio. Sconsigliata per affresco, encausto e tempera. 

Sinonimi: Bistro Fuliggine, Bistro Organico
Inglese: Bistre
Nomi Antichi: -

​
***(((Informazioni sui materiali in continuo AGGIORNAMENTO)))***



RIPRODUZIONE RISERVATA
Dahlia's Journal_©Copyright 2017 - All Rights Reserved

0 Comments

    Archives

    November 2020
    October 2020
    September 2020
    August 2020
    July 2020
    June 2020
    May 2020
    April 2020
    March 2020
    February 2020
    January 2020
    December 2019
    November 2019
    October 2019
    September 2019
    August 2019
    July 2019
    June 2019
    May 2019
    April 2019
    March 2019
    February 2019
    January 2019
    December 2018
    November 2018
    October 2018
    September 2018
    August 2018
    July 2018
    June 2018
    May 2018
    April 2018
    March 2018
    February 2018
    January 2018
    December 2017
    November 2017
    October 2017
    September 2017
    August 2017
    July 2017
    June 2017
    May 2017
    April 2017
    March 2017
    February 2017
    January 2017
    December 2016
    November 2016
    October 2016
    September 2016
    August 2016
    July 2016
    June 2016
    May 2016
    April 2016
    March 2016

    Categories

    All
    ARCHITECTURE
    ART
    ART (Materials)
    ART (Perfumery)
    ART(WORK)
    DESIGN
    *** NEWS ***
    PHOTOGRAMMETRY
    VIRTUAL REALITY

    RSS Feed

________________________________________________________________     ©DAHLIA Studios     _____________________________________________________________  
Arch. Stefano Piccinini _ Arch. Simona Alesi
Email: dahlia_studios@yahoo.it
Tel: 338 1866375
Tel: 333 4929993