Solfuro di Cadmio - CdS La tonalità cromatica varia dal porpora all’arancio, ha un’ottima resistenza alla luce.
Quello che oggi insegnano nelle università di architettura, prima di iniziare l‘attività di composizione architettonica (o di design), è riassumibile dalla serie di click che il mouse compie per visualizzare sul pc il primo sito utile di raccolta di immagini di architetture più o meno realizzate, che servirebbero (a detta loro) ad offrirci, l’unico impulso di ispirazione progettuale.
Il risultato è l’appiattimento ideologico progettuale degli studenti, e la conseguente omologazione dei progetti che scaturiscono da esso, così che il sedicente professore, circondato dagli iloti assistenti, il giorno dell’esame è costretto a valutare gli allievi tramite metodi risibili di valutazione, come ad esempio: la qualità grafica degli elaborati, la precisione della realizzazione dei modellini tridimensionali o il più delle volte in base alla capacità di asservimento dello studente in esame.
L’architettura è una scienza ed un’arte allo stesso tempo. A differenza di quello che insegnavano alcuni celebri rappresentanti del movimento moderno, non è di facile comprensione e di facile esecuzione. |
Estratto di semi di papavero raffinato |
C16 H10 O2 N2
L’uso dell’indaco quale pigmento pittorico è noto fin dalla preistoria.
Si conosce la sua utilizzazione sia in Egitto che in altri luoghi del mondo antico. Fu impiegato nelle antiche miniature e se ne fece uso nella pittura italiana del rinascimento, nel 1700 fu utilizzato soprattutto come colorante per tessuti.
Fu importato in Europa dagli Olandesi. Attualmente proviene dai paesi asiatici, Egitto e Guatemala.
Cennini lo consiglia inspiegabilmente su muro (affresco) in sostituzione dell'azzurrite, noi invece lo sconsigliamo, non resiste alla calce.
Leonardo lo ha adoperato nell'Ultima Cena di Milano, che ricordiamo non è realizzata con l’antica tecnica dell’affresco.
E’ un pigmento di origine organica e vegetale che viene ottenuto dalla macerazione delle foglie delle piante del genere indigofore nell’acqua con aggiunta di calce o ammoniaca e successiva ossidazione all’aria.
Ha un debole potere coprente, risulta semitrasparente. E’ insolubile in acqua, etere, acidi, benzene. Per questa ragione risulta essere un pigmento ottimo nella tintura di tessuti. E’ solubile in acido acetico glaciale e cloroformio. Si può utilizzare con la tempera, l’olio e l’acquerello. Sconsigliato per l’affresco e l’encausto.
Sinonimi: Indaco fiore, Indaco della Carolina, Indaco baccadeo, Indaco di Giava, Indaco del Messico, Indaco color rame, Tinta indaca, Lulacin, Indaco del Bengala
Inglese: Natural Indigo
Nomi Antichi: -
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